camomilla

Camomilla

Le sue proprietà benefiche sono note fin dall’antichità e presso la cultura greca e romana. È una pianta che può essere usata per la realizzazione di svariati prodotti dalla classica tisana fino alla realizzazione di creme, cosmetici e saponi.

Nome scientifico: Matricaria chamomilla

Familia: Asteraceae

Benefici: Ha ottime proprietà sedative e antinfiammatorie

Integratori a base di camomilla

Proprietà e benefici

La camomilla ha molteplici proprietà benefiche e sono principalmente legate ai composti chimici presenti nella pianta. La camomilla fa parte della famiglia delle asteraceae o delle compositae.

Esistono due tipi di camomilla, la camomilla tedesca, chamomilla recutita, e la camomilla romana, chamaemelum nobile. Piccola curiosità in inglese camomilla si dice pin heads che significa letteralmente “teste di spilli”.

Le proprietà della camomilla sono dati per lo più dall’essicazione dei suoi fiori. In particolare sono presenti diversi flavonoidi nella sua parte centrale come quercetina, apigenina, isoramnetina e luteolina.

Altre proprietà benefiche della camomilla sono dati dagli oli essenziali quali terpenoidi, α-bisabololo e suoi ossidi, azuleni tra cui camazulene e derivati ​​dell’acetilene. È bene non confondere le proprietà benefiche della camomilla comune, o tedesca, con quella della camomilla romana poiché hanno differenti campi di applicazione.

Dunque le proprietà benefiche della camomilla comune sono antinfiammatorie, antispastiche della muscolatura liscia del tubo digerente e lievi proprietà sedative. Inoltre sono stati rilevati, oltre ai componenti chimici sopra elencati, anche 120 metaboliti secondari inclusi 36 flavonoidi e 28 terpenoidi.

Generalmente i principi attivi vengono estratti dai fiori secchi con l’impiego di acqua, etanolo o metanolo. Gli estratti più efficienti sono quelli con il 50% di alcol oppure quelli che contengono l’1,2% di apigenina.

Gli estratti acquosi, ossia quelli delle tisane e degli infusi, contengono concentrazioni minori ma sono comunque costituiti da un’elevata presenza di apigenina – 7 – O – glucoside. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato come l’apigenina sia capace di legarsi agli stessi recettori delle benzodiazepine applicando così una lieve azione ansiolitica e sedativa.

I benefici della camomilla comune

Come detto in precedenza, i benefici della camomilla comune non sono da confondere con quelli della camomilla romana che è per lo più utilizzata per vari problemi al tratto gastro intestinale. Infatti la camomilla romana è spesso consigliata a chi soffre di digestione lenta da assumere 30 minuti prima dei pasti.

Tornando alla camomilla comuni e alla sue proprietà benefiche sono vari i campi di applicazione. I suoi componenti chimici presenti negli oli essenziali e nei flavonoidi rendono la camomilla comune utile per diverse sintomatologie.

In primis viene impiegata nel trattamento di stati infiammatori del tratto gastrointestinale e dei conseguenti spasmi. I benefici antinfiammatori della camomilla sono ascrivibili all’apigenina e alla camazulene che sono prettamente contenute negli oli essenziali.

Alcune ricerche hanno potuto confermare come ci sia la capacità di inibire la sintesi del leucotriene B4 che sarebbe coinvolto nei processi infiammatori e l’apigenina è capace di diminuire l’adesione della leucocitaria alla cellule endoteliali che avvengono durante l’infiammazione. La camomilla per gli stati infiammatori viene somministrata per lo più per via orale e per combattere le infiammazioni del tratto gastrointestinale, delle vie aeree superiori della mucosa orofaringea.

L’uso per via topica invece è usato per le infiammazioni delle mucose, le pulpiti e le gengiviti. La preparazione degli impacchi è semplice: bastano due cucchiai in infusione per 15 minuti. La camomilla contiene anche alfa-bisabololo che ha degli effetti benefici principalmente sul tratto gastrointestinale.

È una sostanza che si ricava prettamente dagli olii essenziali della camomilla ed è in grado di diminuire l’attività l’attività proteolitica della pepsina a livello gastrico, invece mentre i flavonoidi supportano il diminuire eventuali stati infiammatori. Per avere dei risultati ottimali si consiglia in questo caso l’uso di prodotti come tinte madre oppure estratto liquido.

Uso nella medicina omeopatica e cenni storici

La camomilla, come detto in precedenza è conosciuta da secoli e utilizzata nelle sue diverse forme e benefici. È molto diffusa soprattutto in Europa e in Asia ma è stata ormai naturalizzata anche in America.

Nasce in modo spontaneo in aperta campagna oppure in ampi prati, in alcuni casi è anche molto invadente infestando intere colture agrarie. Non ha bisogno di particolari attenzioni infatti cresce tranquillamente in terreni poveri e acidi.

Il nome camomilla proviene dal greco chamàimēlon parola formata da chamài “del terreno” e mēlon, “mela” per l’odore che somiglia a quello della mela nana. In molte culture la camomilla la parola continua anche la matrice di utero questo perché in passato, ma anche oggi, viene impiegata per i dolori mestruali.

La camomilla è da sempre utilizzata come rimedio contro la diarrea e la flatulenza. Nella medicina popolare anche per trattare gli accessi, l’acne e le emorroidi.

Per la medicina omeopatica invece viene consigliato come rimedio contro le infiammazioni delle vie respiratorie e contro la dismenorrea. Inoltre è un valido aiuto omeopatico per il trattamento dei disturbi della dentizione dei neonati e per gli stati dolorosi.

Al di là dei medicinali che contengono la camomilla, la modalità d’uso più utilizzata è sempre quella in estratto liquido quali tisane e infusi. Per la realizzazione dell’infuso senza semplicemente dai 5 ai 10 g di infiorescenze essiccate in un litro d’acqua da bere tutta la giornata.

In caso di allergie è possibile abbinare anche dei lavaggi nasali e impacchi sugli occhi. Infine gli infusi possono essere utilizzati anche per i lavaggi anali purché sia fatto con un alto concentrato e che sia filtrato con una garza.

Gli olii essenziali invece vengono estratti principalmente dai capolini della camomilla. In particolare gli oli essenziali di camomilla sono impiegati per effettuare i classici suffumigi ma possono essere aggiunti in piccole quantità nch3 nelle creme corpo per poter dare sollievo alla pelle irritata.

Avvertenze e controindicazioni

Generalmente la camomilla è ben tollerata dall’organismo umano eccetto se se ne fa un abuso. Generalmente non va impiegata se si stanno utilizzando medicinali anticoagulanti poiché potrebbe aumentare il rischio di emorragie.

Al contempo la camomilla potrebbe amplificare l’effetto delle benzodiazepine e di altri farmaci sedativi. La camomilla non va usata nel caso in cui si è ipersensibili al prodotto. Infatti, possono insorgere congiuntiviti allergiche o dermatiti.

Paradossalmente un abuso di camomilla potrebbe portare anche all’insonnia. Prima di iniziare ad utilizzare la camomilla per il trattamento di patologie è bene un confronto con il proprio medico curante che saprà indicare le giuste dosi.