calcolare l’ora ideale per andare a dormire

Come calcolare l’ora ideale per andare a dormire

Sapere in che modo calcolare l’ora ideale per andare a dormire è veramente importante, specialmente se il giorno dopo la sveglia suona presto o si ha qualcosa di importantissimo da fare. Ecco perché in questa guida verranno date moltissime informazioni non solo riguardo il modo in cui calcolare l’ora ideale per andare a dormire, ma anche riguardo il numero di ore di sonno di cui ogni individuo ha bisogno per rimanere in ottima salute.

Il sonno, come è risaputo, è una componente importantissima della vita di ogni essere umano: quante più ore si dormono la notte, tanto più attivi ed energici si sarà nel corso della giornata successiva. Non ci sono dubbi sul fatto che non è importante solamente la quantità di sonno, ma anche la qualità di esso: un sonno profondo e privo di interruzioni è molto più rilassante di un sonno tormentato e in cui ci si risveglia molte volte.

Per questa ragione è importantissimo adottare un gran numero di strategie che riescono a rendere il proprio riposo notturno molto più soddisfacente, privo di qualsivoglia distrazione o disturbo. Quando si riesce a dormire per un tempo sufficiente ed in modo profondo, la qualità della vita aumenta drasticamente: non solo si verifica un aumento delle energie, ma si diventerà anche molto più vigili e soprattutto energici nel corso della giornata.

Come fare

Si è anticipato che calcolare l’ora ideale per andare a dormire è veramente importantissimo, in quanto il corpo umano ha assolutamente bisogno di un determinato numero di ore di sonno per riuscire a rimanere in buona salute e soprattutto per riuscire a performare in modo adeguato nel corso della giornata. Va anche detto che però la quantità di sonno della quale una persona necessita non è sempre la stessa nel corso della vita, ma tende a diminuire sempre di più invecchiando.

Ad esempio, dalla nascita ai tre mesi sono necessarie dalle 14 alle 17 ore di sonno, poi dai quattro agli undici mesi dalle 12 alle 16 ore di sonno, e dagli uno ai due anni dalle 11 alle 14 ore di sonno. Successivamente, dai tre ai cinque anni sono necessarie dalle 10 alle 13 ore di sonno, dai sei ai dodici anni dalle 9 alle 12 ore di sonno, dai tredici ai diciotto dalle 8 alle 10 ore di sonno.

 Come calcolare l’ora ideale per andare a dormire

Ancora, dai 18 ai 65 anni sono necessarie dalle 7 alle 9 ore di sonno e dopo i 65 anni dalle 7 alle 8 ore: insomma, come si può vedere le ore di sonno necessarie diminuiscono drasticamente con il passare del tempo.

Oltre a questo va anche aggiunto che all’interno di ogni fascia ogni persona può trovare qual è la migliore tempistica per le proprie esigenze: ci sono adulti che hanno bisogno di dormire ogni notte circa nove ore per sentirsi riposati, mentre per altri sette ore sono più che sufficienti. In tal caso non si possono fare generalizzazioni, ma bisogna capire quali sono le proprie esigenze.

Informazioni importanti

Si è detto che non tutti gli esseri umani hanno bisogno delle stesse ora di sonno ogni notte, ma ci sono delle persone che hanno bisogno di più ore ed altre che stanno bene anche dormendo poche ore a notte. Innanzitutto, per capire in che modo calcolare l’ora ideale per andare a dormire, bisogna porsi alcune domande per capire quante ore di sonno si necessitano, quali:

  • ti senti riposato dopo sette ore di sonno?
  • hai bisogno di dormire otto o nove ore di sonno?
  • soffri di sonnolenza nel corso della giornata?
  • hai bisogno di bere del caffè per continuare la giornata?

Una volta capita la risposta per queste domande, è possibile calcolare l’ora ideale per andare a dormire: bisogna tenere a questo punto, conto della sveglia e anche del completamento di cinque o sei cicli di sonno. A questi vanno poi aggiunti circa quindici minuti per riuscire a prendere sonno.

Bisogna ricordare infatti che il corpo attraversa diversi cicli del sonno: le prime tre sono quelle chiamate N-REM, mentre l’ultima è nota come fase REM. La prima fase è il periodo che va dalla veglia all’addormentamento, mentre il sonno inizia nella seconda fase. La terza fase è quella di sonno profondo e in questa i muscoli si rilassano e vi è il rilascio degli ormoni.

L’ultima fase è nota come fase REM ed è quella che occupa circa il 25% del sonno: in questa il cervello è più attivo, c’è un rapido movimento degli occhi e si sogna. Una volta terminato un ciclo ne inizia un altro, e nel corso della notte se ne compiono circa cinque o sei.

Alcuni fattori

Una volta che si sono scoperte quante sono le ore delle quali si ha bisogno per rigenerarsi nel corso nella notte, vanno presi in considerazione alcuni fattori che incidono sulla quantità di ore necessarie. Certo, le preferenze che riguardano il sonno sono generalmente ereditarie, ecco perché una persona ha bisogno di nove ore di sonno per sentirsi al meglio, mentre un’altra ne ha bisogno solamente di sei per stare in salute,

Ci sono dei fattori esterni che però modificano la quantità di riposo della quale si necessita per rimanere vigili, e il primo di questi è il ciclo mestruale: molte donne avvertono l’esigenza di dormire di più nel periodo premestruale e meno ore nel periodo dopo le mestruazioni, cambiando quindi gli orari della sveglia: probabilmente, questo è causato dalle fluttuazioni degli ormoni quali il progesterone, la prolattina e l’ormone luteinizante.

Un altro fattore che incide sulla quantità del sonno sono i cambi di orario: le persone che vivono in una zona con l’ora legale, potrebbero dover cambiare la propria routine del sonno quando regolano nuovamente l’orologio. Infine, anche i problemi di salute hanno un grande peso per quanto riguarda le abitudini di sonno di una persona: il sonno è sicuramente benefico per il sistema immunitario.

Di conseguenza, quando c’è un’infezione in corpo, si ha maggiore bisogno di dormire più ore per sentirsi riposati e per sconfiggere l’infezione.

L’importanza del sonno

Una volta capito come calcolare l’ora ideale per andare a dormire, bisogna svolgere questa operazione sempre in modo da non avere mai degli scompensi per quanto riguarda il ciclo circadiano. Sono davvero moltissime le conseguenze che si possono riscontrare se si dorme in modo insufficiente oppure insoddisfacente: innanzitutto, si soffre di sonnolenza nel corso dell’intera giornata successiva.

Inoltre, le persone che dormono di meno sono spesso soggette ad ansia e a depressione, hanno molta difficoltà sia a rimanere concentrati che a prendere delle decisioni, specialmente quelle importanti. Infine, le persone che dormono poco hanno una memoria più scarsa: questo è dato dal fatto che il cervello, nel corso della notte, immagazzina e sistema tutte le informazioni assunte nel corso della giornata, eliminando quelle che sono meno importanti.

Ecco perché, se si hanno problemi di sonno, questi vanno risolti al più presto mettendo in pratica l’igiene del sonno: questo comprende delle strategie come smettere di usare dispositivi elettronici almeno mezz’ora prima di dormire, fare attività fisica nel corso della giornata, dormire in una stanza fresca.

Ancora, ci sono altre strategie come quella di evitare pasti abbondanti la sera, evitare di consumare alcolici oppure caffeina o nicotina nelle ore serali e praticare attività rilassanti come lo yoga oppure il pilates. Seguendo queste strategie, sarà possibile dormire come dei bambini anche dopo i 50 anni.

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